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Siamo felici di collaborare con band, collettivi, artisti e tutte le belle realtà con la passione per le cose che nascono dal basso. Vuoi proporci qualche progetto? Sentiamoci :)

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You, Nothing.

Ragazzi è un gran piacere ospitarvi qui, un breve giro di presentazione è doveroso…

Siamo Gioia, Giulia, Federico e Nicola, rispettivamente voce, basso, chitarra e batteria.
Siamo nati tra settembre e ottobre del 2019 grazie ad il classico annuncio su Facebook di Federico, nelle pagine tipo “Cercasi musicisti a Verona e provincia”. L’annuncio diceva più o meno che cercava componenti per un progetto con influenze shoegaze, post rock e ambient e citava qualche band tipo Slowdive, My bloody Valentine, Sigur Ròs e Siouxsie and the Banshees. Venivamo tutti da altri progetti e generi molto diversi tra loro: Gioia scriveva e cantava in Italiano nei Malebolge, Giulia suonava sia in una band Blues che in una con influenze alternative rock, Federico faceva alternative rock con gli Endless Harmony e Nicola era fermo da un po’ con i suoi Futbolìn.

Il vostro disco è ufficialmente out, un gran bel lavoro che sarà costato un bel po’ di fatica. Il momento storico non rende facile neanche trovarsi in sala prove, figuriamoci gestire un release. Come è andata la produzione di Lonely//Lovely? Spiegateci un po’ questo disco.

Il momento non era e non è ancora dei migliori, ma abbiamo sfruttato le varie settimane di stop causa lockdown per organizzare tutto al meglio. Finita la scrittura dei brani abbiamo inviato tutto a Michele Zamboni, amico da anni di Nicola e fonico pazzesco, il quale superentusiasta ci ha proposto di registrare in luglio. Abbiamo registrato in un posto magico, precisamente la casa/studio di Anna Guglielmini, in mezzo al verde delle colline veronesi, dove oltre il suono dei nostri strumenti, all’esterno si sentiva solo il verso delle cicale in piena estate. E’ un disco che ha dovuto aspettare dieci mesi per vedere la luce, in quanto non era facile stabilire la migliore data di pubblicazione visto il periodo. Abbiamo allungato i tempi buttando fuori a distanza di mesi uno dall’altro, tre singoli, Waves, Reflectie e
Gazers.

Gusti son gusti, ma sinceramente parlando, il video di Gazers pubblicato qualche settimana fa, ci è piaciuto una cifra!
Un bel volano per la pubblicazione del disco. Come è nato il video? Il set non è una location a caso, ci va di parlarci un po’ delle mura che vi hanno ospitato?

Il video è nato da alcune idee frammentate di Nicola, che poi grazie al regista Tobia Gaspari, hanno preso forma. L’obiettivo era quello di creare un video che sembrasse ripreso in una scena unica, consecutiva, senza stop. Grazie alla tecnica del “Ghost Cut”, che richiede una precisione assurda, è venuto fuori questo video, interamente girato presso il Colorificio Kroen, che purtroppo da lunghi mesi era fermo con i live e gli eventi. Il Colorificio Kroen è stato anche il luogo dove abbiamo suonato per la prima volta dal vivo in ottobre, quindi per noi è molto importante ed ora con l’ uscita di Gazers ancora di più.

Già prima della pubblicazione del disco si scorgevano sulle vostre pagine parecchi nomi tra collaborazioni, etichette e presenze su riviste e fanzine. Chi sono i principali player che vi hanno supportato in questo release?
Che ruolo pensate che abbiano al giorno d’oggi questi nomi?

Già con l’uscita del primo singolo “Waves”, avevamo iniziato a scrivere a qualche blog e Webzine come Shoegaze Blog, Indie For Bunnies, Rece Indie ecc, in autonomia per cercare di avere qualche riscontro, con il tempo poi abbiamo mantenuto i contatti con tutti quanti. Da dicembre sono entrati in aiuto Mirko di Floppy Dischi, Pietro di Non ti Seguo Records e i ragazzi di Dotto, tutti chi più e chi meno, vecchie conoscenze di Nicola (il batterista) che ci hanno subito guidato per organizzare l’ uscita dell’album nel modo più professionale possibile. Ad oggi al “team” si è aggiunto anche Orazio di Doppio Clic Promotions, indispensabile per la promozione di “Lonely // Lovely” e anche lui una figura fondamentale per aiutarci nel gestire al meglio tutto quello che riguarda la nostra musica.
Al giorno d’oggi, ma probabilmente sempre, se inesperti come noi all’inizio di questo percorso, è fondamentale avere dei riferimenti e degli aiuti esterni.

I live mancano un po’ a tutti. Cosa vi manca di più di quei momenti passati sopra e sotto il palco?
Quando tornerete sul palco, sarà cambiato qualcosa nel modo in cui penserete alla vostra attività live?

Avendo avuto la possibilità di suonare live solo due volte da quando ci siamo formati, non possiamo dire che ci mancano i live, piuttosto che sentiamo la necessità di metterci in gioco anche su questo aspetto. Finora abbiamo passato la maggior parte del tempo in sala prove a scrivere continuamente nuovi pezzi, adesso invece è
arrivato il momento di salire anche su un palco. Stare sotto al palco manca a tutti tantissimo, sembra passata una vita da quando ci si trovava qui a Verona il venerdì e il sabato ai concerti al Kroen, la socialità, le birrette, i volumi a mille e la gente ammassata.

Speriamo che riparta tutto il prima possibile e magari presto anche senza tutte le restrizioni del quale si sta parlando in questi giorni per la riapertura. Visto il momento di difficoltà un po’ per tutte le band, facciamo un po’ di sano spam. Tra le realtà più o meno locali che conoscete, che band vi sentireste di consigliare ai nostri lettori?

Tra le realtà locali che più apprezziamo e ci sentiamo di consigliare, ci sono gli amici “SUPERMODEL” e i “New Adventures in Low Fi” che tra l’altro hanno appena pubblicato l’Ep di 5 tracce “Godspeed”.

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